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A Milano in occasione del compleanno di Alessandraright

a Milano

 

Il giorno dopo, domenica, siamo venuti a fare una puntatina a Milano. Eccoci in piazza Duomo quella che è la piazza principale di Milano, suo vero e proprio centro geometrico e commerciale da oltre sette secoli. È il centro vitale della metropoli, punto d'incontro dei milanesi per celebrare importanti eventi. La piazza ha una superficie di circa 17.000 metri quadrati e di forma rettangolare, con gli edifici disposti in funzione del Duomo che chiude la prospettiva di sfondo della piazza. 

 

 

Dominata dall'imponente fronte gotica del Duomo, e decorata al centro dal Monumento Equestre a Vittorio Emanuele II, la piazza è circondata da svariate architetture di periodi diversi: sorge di fronte alla mole del Duomo Palazzo Carminati, mentre ai lati maggiori della piazza si contrappongono simmetrici i Portici Meridionali e Settentrionali. In particolare questi ultimi danno accesso alla Galleria Vittorio Emanuele II. Quelli dove mi sono fatto fotografare quì

a fianco. La nascita di questa piazza si può in un certo senso far risalire a Azzone Visconti, il quale, allo scopo di creare uno spazio utile alle attività mercantili da affiancare alle nutrita serie di botteghe che circondavano Santa Tecla, fece creare piazza dell'Arengo tra le basiliche di S. Maria Maggiore e Santa Tecla. Per creare lo spazio necessario alla piazza fece demolire, intorno al 1330, le taverne che si trovavano accanto alla cattedrale. I lavori per la realizzazione della piazza subirono un notevole rallentamento alla morte di Azzone.E' piacevole passeggiare o sostare in questa piazza che è sempre piena di gente in qualsiasi periodo dell'anno e a qualsiasi orario del giorno



Una volta quì in duomo è di prassi fare quattro passi per arrivare al castello sforzesco. Il Castello Sforzesco è uno dei principali simboli di Milano e della sua storia. Fu costruito nel XV secolo da Francesco Sforza, divenuto da poco Duca di Milano, sui resti di una precedente fortificazione risalente al XIV secolo nota come Castrum Porte Jovis (Castello di porta Giovia o Zobia), e nei secoli ha subito notevoli trasformazioni. Fra il Cinquecento e il Seicento era una delle principali cittadelle militari d'Europa; restaurato in stile storicista da Luca Beltrami tra il 1891 e il 1905, ora è sede di importanti istituzioni culturali e meta turistica. La

 

 

costruzione di una fortificazione con funzioni prettamente difensive fu avviata nella seconda metà del Trecento dalla dinastia viscontea, che deteneva la signoria di Milano da quasi un secolo, da quando nel 1277 l'arcivescovo Ottone Visconti aveva sconfitto nella battaglia di Desio e cacciato da Milano il precedente Signore, Francesco Mucillo. Nel 1354 l'arcivescovo Giovanni Visconti, morendo, lasciò in eredità il ducato ai tre nipoti Matteo II, Galeazzo II e Bernabò. Tra il 1360 e il 1370 Galeazzo Visconti fece costruire, a cavallo delle mura della

 

 

città, in corrispondenza della Porta Giovia (o Zobia) una fortificazione detta, appunto, Castello di Porta Giovia[1], dal nome dell'antico ingresso della cinta delle mura romane dedicato a Giove. Foto di rito e visita alla mostra stanziale del castello, poi si va alla metro per rientrare a Sesto San Giovanni dove abbiamo lasciato parcheggiata la macchine e da lì si riprende la strada per Monza. L'indomani, alle 10, si riparte per Trento, dove arriveremo per le 14,30, in tempo per vedere le partite su SKY.

 

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